CASTEL SAN GIORGIO. Da tre mesi aspettano i loro stipendi “e tra poco non avremo di che mangiare”. A protestare sono le cuoche che quotidianamente durante l’anno scolastico preparano e servono i pasti ai bambini della scuola dell’obbligo.
Una situazione incresciosa che si trascina sempre uguale da anni. Puntualmente a vincere l’appalto è sempre la stessa ditta proveniente dall’area stabiese che nel momento in cui il Comune di Castel San Giorgio non paga le fatture per il servizio, in automatico blocca il pagamento degli stipendi alle dipendenti, tutte di Castel San Giorgio: cuoche ed aiuto cuoche. Una situazione sempre uguale che però non ha mai impensierito i dirigenti di questo Comune che puntualmente, ogni anno, finiscono per riattribuire il servizio a questa azienda che non conosce il famigerato “rischio d’impresa”. Ma c’è di più.
Quando le cuoche hanno provato a sollecitare al Comune il pagamento delle fatture per vedersi poi retribuire le spettanze arretrate, si sono sentite rispondere che non c’erano soldi e che il problema non era dei dirigenti comunali.
Un atteggiamento pilatesco che poco si addice ad un dirigente comunale pagato profumatamente con i soldi di quegli stessi cittadini che rivendicano un loro diritto e ai quali va tributato quanto meno rispetto. E non finisce qui!. Mentre non ci sono soldi per pagare i fornitori, che a loro volta dovrebbero pagare miseri stipendi di poche centinaia di euro, gli stessi dirigenti comunali si autoliquidano decine di migliaia di euro per indennità di posizione o altre indennità varie. Stranamente per queste indennità i soldi non solo ci sono, ma sono in cassa, facilmente spendibili e immediatamente incassabili. Incredibile ma vero. E la classe politica? spallucce anche da parte loro. Alla politica locale serviva solo rimuovere qualche dirigente legato agli ex amministratori. Che tutti gli altri facciano il loro dovere, siano capaci, rispettosi verso i cittadini e non si lavino le mani sui problemi, importa poco. Ai cittadini, però, importa moltissimo. Nicola Longo